Clamoroso, sequestrati due oggetti di Impagnatiello che possono rivelare tutto
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Clamoroso, sequestrati due oggetti di Impagnatiello che possono rivelare tutto

Giulia Tramontano

La procura sequestra tappeto e lavatrice di Impagnatiello per esperimenti giudiziali che potrebbero dimostrare la premeditazione.

I carabinieri sono tornati nella casa di Giulia Tramontano, la giovane donna incinta uccisa brutalmente il 27 maggio 2023 nella sua abitazione a Senago, nel Milanese. Alessandro Impagnatiello, il compagno della vittima, è sotto accusa per l’omicidio. Su richiesta della Corte d’Assise di Milano, sono stati sequestrati il tappeto e la lavatrice presenti nell’appartamento per condurre un esperimento giudiziale volto a dimostrare la premeditazione del delitto.

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testimone al processo in tribunale
testimone al processo in tribunale

La versione di Impagnatiello

Impagnatiello sostiene che il tappeto era stato lavato in lavatrice il giorno dell’omicidio e per questo motivo non era nella stanza al momento del crimine. La procura, tuttavia, ipotizza che il tappeto sia stato rimosso intenzionalmente prima del delitto, suggerendo un’azione premeditata. L’esperimento giudiziale richiesto ha l’obiettivo di verificare se il tappeto potesse effettivamente essere lavato e asciugato nel tempo dichiarato da Impagnatiello, un punto cruciale per le indagini.

Durante l’interrogatorio condotto dal pm, Impagnatiello ha spiegato che il tappeto, solitamente presente nel salotto dove Giulia è stata uccisa, era stato lavato e messo ad asciugare sul balcone. Questa affermazione è stata contestata dalla madre della vittima, che ha espresso il suo dissenso in aula. Come ripreso da tgcom24.mediaset.it

Impagnatiello ha ulteriormente dichiarato di aver riposizionato il tappeto dopo aver pulito e riordinato l’appartamento. La procura, tuttavia, ritiene che questa versione dei fatti sia stata costruita ad arte per nascondere la premeditazione. Secondo l’accusa, il tappeto è stato rimosso deliberatamente per evitare tracce di sangue, un’azione che indicherebbe chiaramente la premeditazione dell’omicidio.

La tesi dell’accusa

L’accusa intende dimostrare che il tappeto è stato rimosso prima dell’omicidio per evitare che venisse macchiato di sangue, un gesto che suggerirebbe premeditazione. Quando è stato chiesto se il tappeto fosse asciutto dopo l’omicidio, Impagnatiello ha risposto che, nonostante la pioggia incessante di quella notte, il tappeto era probabilmente umido ma non fradicio.

L’esperimento giudiziale richiesto dalla procura servirà a verificare se il tappeto possa essere stato lavato e asciugato nel tempo dichiarato da Impagnatiello. Questo test sarà determinante per confermare o smentire la tesi della premeditazione. La Corte d’Assise di Milano ha accolto la richiesta della procura di mantenere sotto sequestro la lavatrice e il tappeto fino al completamento delle indagini.

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ultimo aggiornamento: 8 Giugno 2024 13:49

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